Cattolici e politica

Scrivere di un evento a distanza di tempo consente di svolgere una riflessione più ampia che non si risolva nella semplice elencazione delle cose fatte, ma che colga anche le sensazioni di quanti hanno partecipato e di esprimere gli stati d’animo, oltre che trarre il bilancio dell’esperienza trascorsa.
Questo, se vale in generale, vale anche e soprattutto per un evento nuovo, nelle linee di fondo e per le prospettive, e articolato come la Settimana Sociale dell’Azione Cattolica, dato che questa riflessione segue i vari contatti con i tanti partecipanti e i soggetti coinvolti, la riunione del Consiglio diocesano e il convegno nazionale di Roma. Proprio quest’ultimo acquista una particolare rilevanza, perché qui è stata portata la nostra esperienza e qui è stata suggerita come modello di un percorso possibile per ogni associazione diocesana.
Nella due giorni romana, il 16 e 17 novembre, promossa dalla Presidenza nazionale dell’Azione Cattolica Italiana e dal Servizio nazionale per il progetto culturale della Conferenza Episcopale Italiana, si è parlato. Di politica, la più alta forma di carità come ricordava, Giovanni Paolo II quando, parlando al Parlamento italiano, ha citato un significativo passaggio del documento conciliare Gaudium et spes come riferimento di un corretto agire del politico “La comunità politica esiste… in funzione di quel bene comune nel quale essa trova significato e piena giustificazione e dal quale ricava il suo ordinamento giuridico, originario e proprio”.
Perchè interrogarsi sull’uomo significa domandarsi quale idea di uomo ci guida, quale idea di uomo guida la politica, quale rapporto intercorre tra antropologia, politica e comunicazione oggi.
Tra gli spunti del convegno, il professor Lorenzo Ornaghi, nella sua relazione “Politica: orizzonte possibile per la testimonianza dei cattolici”, ha affrontato un concetto a mio avviso essenziale, alla luce del cammino diocesano. Ha infatti affermato che oggi l’azione e l’impegno dei cattolici nella politica e la conseguente testimonianza nella società, non è un’azione individuale, del singolo in quanto tale, né può esserlo perché ne mancano i presupposti e le condizioni. Ma l’azione stessa può essere collettiva e qui entrano in gioco le associazioni cattoliche, che con i loro ambienti e le loro aperture possono per un verso coprire un vuoto oggi esistente ritagliandosi uno spazio proprio e per altro verso slanciandosi verso una stagione nuova di novità e rinnovamento.
La sensazione è quindi di essere su una delle strade che possono caratterizzare la “nuova” Ac. Del resto, la nostra Presidente nazionale ha affermato che il rinnovamento dell’azione Cattolica non è fare una nuova azione Cattolica, ma fare nuova l’Azione Cattolica”.

Giuseppe Patta

Compagni di storie – La festa degli Incontri dell’ACR ad Alghero

POZZOMAGGIORE – Sicuramente anche molti dei “più cresciuti” ricorderanno Dorotea, l’Uomo di Latta, lo Spaventapasseri e il Leone pauroso.
Ebbene loro, gli straordinari protagonisti della favola del Mago di Oz, ci hanno accompagnato il 16 giugno ad Alghero, alla festa degli incontri dell’ACR.
Con loro siamo andati alla ricerca dell’amicizia, del coraggio e della saggezza rivivendo insieme le tre tappe dell’iniziativa annuale (mese del ciao, mese della pace e mese di incontri).
La mattina i ragazzi si sono impegnati nel costruire un oggetto che simboleggiasse l’amicizia, liberando tutta la loro fantasia e creatività e realizzando delle piccole opere d’arte.
A mezzogiorno, durante la S. Messa, S.E. Mons. A. Vacca, accolto festosamente tra canti e colori, ha ricordato ai ragazzi dell’ACR il loro impegno ad essere coraggiosi testimoni di Gesù crescendo con la sua Parola.
Nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, sono riprese le attività per arco. I 6-8 hanno realizzato delle piccole drammatizzazioni delle parabole evangeliche. I 9-11 hanno allestito degli stand in cui pubblicizzavano gli oggetti dell’amicizia realizzati durante la mattina e che sono stati poi sorteggiati tra le diverse parrocchie presenti.
I 12-14 hanno visitato sei stand dove sono stati sottoposti a delle prove, giochi etc.
Terminate le attività è iniziato lo spettacolo musicale con canti, balli e il karaoke a conclusione di una splendida giornata di festa.
In questa calda, caldissima domenica di giugno i nostri ragazzi hanno dato prova del loro impegno in ACR, del loro essere veri “compagni di storie” sia con i loro amici della diocesi, sia con noi educatori, semplici compagni più grandi.
E ce lo hanno dimostrato con i loro sorrisi, la loro allegria, il loro rispetto e la disponibilità con cui hanno accolto tutte le indicazioni che abbiamo dato loro perché la festa riuscisse nel miglior modo possibile.
Con la festa degli incontri si chiudono le attività dell’ACR per la pausa estiva.
Ora, cari ragazzi, un po’ di sole e mare per tutti ma non dimenticate, prima di tutto, la Messa la domenica o il sabato sera, e poi che tra tre mesi vi aspettiamo ancora più carichi di allegria e voglia di continuare insieme il nostro cammino ACR.
Grazie ragazzi e buona estate!!!

Giorgia Piga

Nuova iniziativa degli animatori di comunità a Macomer

È la zona di Macomer l’oggetto della nuova iniziativa del Progetto Policoro. L’intervento, nelle modalità di realizzazione, non si discosta da quello che, nel mese di aprile, ha visto coinvolta la comunità di Bosa: anche in questo caso, infatti, si tratta di una vera e propria settimana d’incontri (nelle scuole, nelle parrocchie e, in questo caso, nella Caserma) cui seguirà, a conclusione, il convegno del 24 maggio.
L’obiettivo rimane, pertanto, non solo aiutare i giovani a vivere il problema della disoccupazione in un’ottica di promozione umana e, per il possibile, d’ottimismo, ma anche creare il necessario dibattito culturale all’interno della stessa comunità. Destinatari dell’azione sono i giovani che vivono l’interrogativo sul proprio futuro, gli studenti (per quanto il “problema-lavoro” ancora non si ponga, è importante avviarsi alla conoscenza delle opportunità esistenti) e gli adulti (quanti sono i genitori che hanno pensato che potrebbero diventare soci nell’azienda dei propri figli?).
I soggetti coinvolti, oltre alle parrocchie, la comunità dei Saveriani, la Caserma e le scuole, sono il Comune di Macomer e la Comunità Montana del Margine-Planargia, mentre, sul versante dell’evangelizzazione, all’Azione Cattolica diocesana potrebbero aggiungersi anche le altre realtà associative presenti. Radio Planargia, inoltre, ha rinnovato la disponibilità a collaborare per promuovere l’iniziativa.
Un’ampia rete di collaborazioni, quindi, strutturata con l’obiettivo di raggiungere la città di Macomer e i centri limitrofi, nelle loro più varie realtà ed esperienze.
Altre presenze significative, inoltre, possiamo già confermarle per il convegno del 24 maggio che, infatti, si avvarrà, tra gli altri, della presenza del dott. Mauro Tuzzolino, Amministratore Delegato di SviluppoItalia Sardegna, e del dott. Luciano Uras, Direttore Generale dell’Agenzia Regionale del Lavoro. I lavori saranno coordinati dal dott. Mario Podda, responsabile dell’Ufficio diocesano per i Problemi Sociali e il Lavoro.
La serata sarà incentrata sulle potenzialità e le possibilità offerte dall’intera zona di Macomer e sugli strumenti legislativi che possono rendere concrete le varie aspirazioni in tal senso.
Invitiamo fin da adesso, quindi, i giovani e gli adulti interessati al convegno del 24 maggio (salone Castagna, sopra la biblioteca comunale, ore 18:00). Estendiamo l’invito anche ai sindaci e ai parroci dell’intera zona, al fine di creare una sinergia che renda il nostro servizio più rispondente alle esigenze del momento. Per maggiori informazioni, potete contattarci allo 079/975649, oppure su pastorale.lavoro@libero.it

Gabriele Pisanu e Giuseppe Patta

Il lavoro che c’è e si crea

Convegno a Bosa sul lavoro dipendente e indipendente.
Il 12 aprile Bosa ha ospitato il Convegno “il lavoro che c’è e si crea”, organizzato nell’ambito del Progetto Policoro. Già su queste pagine avevamo parlato di un intervento più ampio che, nelle intenzioni, doveva coinvolgere l’intera zona, al fine di creare un certo dibattito culturale.
Il bilancio è sicuramente positivo.
Lo è nelle promesse, non disattese, di un’iniziativa “concreta”, in piena rispondenza alle esigenze dei giovani, e meno giovani, della zona. Soprattutto il convegno ha risposto a questa esigenza: durante i lavori, coordinati dal responsabile diocesano dell’Ufficio per i Problemi Sociali e il Lavoro, dott. Podda, i rappresentati di SviluppoItalia Sardegna e dell’Agenzia Regionale del Lavoro hanno presentato in maniera tecnica e concreta gli strumenti legislativi in tema di creazione d’impresa e di inserimento nel mondo del lavoro dipendente, consegnato il relativo materiale informativo e, soprattutto, non deluso chi voleva sapere cosa si può fare e non un bel dibattito sulla mancanza di lavoro.
È positivo anche nei numeri, dei soggetti coinvolti e dei partecipanti, stante l’esigenza di mettere in rete i vari soggetti che a più livelli sono impegnati nel mondo del lavoro, dell’associazionismo o che, semplicemente, sono punto di riferimento per la comunità. Se l’obiettivo è creare dibattito culturale, è allora significativo che per l’iniziativa siano stati coinvolti il Comune di Bosa, l’Azione Cattolica diocesana (che ha promosso a più livelli, a Bosa e non solo, il convegno del 12, dove ha assicurato una sua cospicua presenza), SviluppoItalia Sardegna e l’Agenzia Regionale del Lavoro (sul versante “dei contenuti”), le parrocchie, il Seminario, Radio Planargia, gli istituti superiori (quindi gli studenti, i presidi e gli insegnanti).
Quanto ai giovani coinvolti, come Animatori abbiamo incontrato circa 120 studenti incontrati, cui si aggiungono i circa 100 partecipanti al convegno.
L’idea è ora di “trasportare” la stessa iniziativa a Macomer, coinvolgendo la città (nei più vari livelli) e l’intera zona.
In ultimo, un ringraziamento che si aggiunge a quelli, sottintesi, ai soggetti sopra citati e che diventa esplicito perché sua è stata l’idea dell’intera iniziativa: a mons. Spada, che a febbraio ci chiamò per dirci “che cosa ne pensate di fare qualcosa a Bosa? Magari coinvolgendo anche il Comune e le scuole?”.

Gabriele Pisanu e Giuseppe Patta

Sale e luce della terra – Giornata diocesana dei giovani

POZZOMAGGIORE – Come già annunciato, domenica 17 marzo si è svolta ad Alghero la giornata diocesana dei giovani. Dal nostro paese hanno partecipato ventuno giovani e giovanissimi che insieme ai circa un migliaio di giovani provenienti da tutta la diocesi hanno movimentato la città catalana in una tranquilla domenica primaverile.
Verso le 9,30 del mattino, un’onda gioiosa di giovani con canti, striscioni e foulard ha sfilato per alcune vie della città dando inizio al pellegrinaggio verso il santuario della Madonna di Valverde, mentre dai balconi dei palazzi adulti giovani e bambini, ancora in pigiama, guardavano stupiti.
Durante il cammino abbiamo riflettuto sul tema che il Papa ha stabilito per la 17ª Giornata Mondiale della Gioventù: “Voi siete il sale della terra…. Voi siete una luce del mondo”. Penso che per molti rimarrà impressa la tappa in cui dopo la lettura di questo brano tratto del Vangelo di Matteo, siamo stati invitati a prendere un granello di sale e metterlo in bocca per gustarne il sapore e capire quanto sia importante dare “gusto” alla nostra vita.
Giunti alla vetta del santuario, ci siamo raccolti in preghiera col Vescovo, che ci attendeva in preghiera nella chiesetta. Con lui abbiamo celebrato la Santa Messa, offrendo durante la celebrazione un cero accesso e una ciotola di sale insieme a dei fili colorati con i 5 colori dei continenti che partendo dalla croce hanno “aggrovigliato” tutta l’assemblea creando un variopinto arcobaleno.
La giornata è poi proseguita col pranzo al sacco, consumato sui verdi prati che circondano il santuario. Dalle 15 alle 17 c’è stata la possibilità di incontrare gli altri gruppi; non è stato solo svago, ma anche tempo di riflessione, preghiera e riconciliazione. Infatti, all’interno del santuario numerosi giovani si sono riuniti in preghiera e si sono accostati al sacramento della confessione. La serata si è, infine, conclusa con un momento di festa in musica svoltosi sul sagrato della chiesa.
È stata una giornata stupenda: noi giovani “grandi” insieme ai giovanissimi (da lodare per il comportamento tenuto da persone mature) abbiamo trascorso momenti di gioia, di preghiera e di condivisione che credo renderanno indimenticabile questa esperienza.
Un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno partecipato e un invito ancora più caloroso a partecipare, per gli incontri futuri, a chi questa volta si è fatto sfuggire l’occasione.
Infine, la gioia di questa giornata si è riversata nell’organizzazione della domenica delle palme, ormai da diversi anni giornata parrocchiale della gioventù. Il corteo di giovani con le palme, la benedizione in Piazza Maggiore e la celebrazione della Santa Messa delle 11 animata dei giovani con la preghiera per i missionari martiri, sono stati i momenti principali di domenica 24 marzo, nella quale abbiamo cercato di essere “sale e luce” per tanti altri giovani.

Tony Calaresu