Tieniti in forma: allena lo Spirito!

Alghero – Dal 2 al 4 Gennaio, nei locali del Centro Pastorale Diocesano “Pier Giorgio Frassati” in località Montagnese, si terranno gli esercizi spirituali, organizzati dall’Azione Cattolica della Diocesi di Nuoro.
Inizierà alle ore 17:30 del 2 gennaio e si concluderà alla stessa ora del 4 gennaio, la due giorni dedicata agli esercizi spirituali, programmata dalla Presidenza Diocesana di Ac della Diocesi di Nuoro, che ha invitato, per l’occasione, la nostra associazione diocesana.
La partecipazione è aperta a tutti i Giovani e Giovanissimi, ma trattandosi di esercizi spirituali, ed essendo comunque una proposta diversa dal solito, è richiesta una partecipazione seria e motivata. Non mancheranno infatti i momenti di condivisione, intervallati da altri in cui verrà richiesto di rispettare il silenzio e la riflessione.
La cifra complessiva del soggiorno è di 40 euro. Per la buona riuscita degli esercizi non è consentita la “non residenzialità” o la partecipazione solo ad alcuni momenti.
I giovani oltre agli effetti personali devono portare con sé le lenzuola o il sacco a pelo; la casa offre le coperte. Tutti i partecipanti devono portare la Bibbia, un quaderno e una penna.

Le adesioni dovranno pervenire entro il 1 gennaio contattando Raimondo Cacciotto e Pasquale Marigliano telefonicamente o per e-mail.
Pasquale email: bosquelo[at]virgilio.it ; cell. 3473838906, tel. 078571545
Raimondo email: raicacci[at]libero.it ; cell. 3471451350, tel. 079979899

Giuseppe Manunta

Hai un posto per Gesù?

L’Assistente Nazionale del settore Giovani, don Giorgio Bezze, ci invita a riflettere sul vero valore del Natale.

Dobbiamo ammettere che non era facile trovare posto in un città stracolma di folla accorsa a Betlemme per farsi censire. Tutti che correvano da una parte all’altra e che probabilmente sfruttavano quell’occasione per trovarsi a far festa, per comprare qualcosa da portare a casa e per pensare ancora una volta solo a sé stessi.
Tutti gli alberghi, tutte le case che potevano ospitare erano pieni zeppi di persone venute da ogni angolo di Israele e quindi non restava altro che un rifugio di fortuna: una stalla, dove trovare un po’ di tepore, una mangiatoia e un po’ di paglia per appoggiare quel bimbo che doveva nascere a momenti.
È un ambiente povero, quello che accoglie Giuseppe e Maria ma è l’unico che le offre la garanzia perché possa partorire e dare alla luce il Salvatore del mondo.
È un ambiente povero, modesto, umile fatto di poche cose essenziali quello che si appresta ad accogliere il Verbo di Dio; non ci sono grandi luci, non ci sono alberi carichi di festoni e di luminarie, non ci sono tavole imbandite di ogni bendiddio, ma solo una piccola fiammella, un po’ di paglia, e qualche mite animale che scalda con il suo calore quel locale.
Dio ha scelto la povertà come condizione essenziale per venire al mondo, per farsi uomo per mantenere fede a quella promessa fatta da secoli. Fin dall’inizio c’è una grande verità per tutti noi che tra poche ore celebreremo il Natale: la povertà, l’umiltà e la semplicità sono le condizioni essenziali perché il Signore trovi ancora posto, possa nascere e si compia ancora quel mistero grande dell’incarnazione dove cielo e terra si uniscono, dove Dio si priva della sua gloria e gli uomini si arricchiscono della sua divinità.
Togliere tante cose superflue e spegnere un po’ di luminarie che accecano e non ci fanno cogliere il vero mistero del Natale, amare le cose piccole, essere umili e rivestirsi di gesti semplici e docili, preferire l’ultimo posto, accettare un po’ di disagio e di povertà e soprattutto cercare ciò che davvero è essenziale, sono i presupposti perché il Figlio di Dio venga ancora ad abitare in mezzo agli uomini e dentro di noi!
Ma nel correre di questi gironi, nell’opulenza alle volte sfacciata che viene ostentata, nell’arroganza di chi vuol sempre aver ragione, con tutta la violenza verso i più piccoli e i più poveri, il Signore troverà ancora posto?

Don Giorgio Bezze

Benedetto XVI? Il primo acierrino!

Come ogni anno, l’Azione Cattolica dei Ragazzi è stata ricevuta dal Papa in occasione degli auguri per le imminenti feste natalizie.
Questo importante appuntamento, divenuto ormai una consuetudine per l’ACR, ha visto la partecipazione di ben trentadue bambini e ragazzi provenienti da ogni regione d’Italia. L’udienza è iniziata verso mezzogiorno con un festoso saluto che ha accolto l’ingresso di Benedetto XVI nella sala Clementina, presso gli appartamenti papali. Successivamente il Santo Padre ha ascoltato con attenzione gli affettuosi saluti dell’ACR attraverso la voce del piccolo Francesco, proveniente dall’associazione diocesana di Tortona.
“Dite ai vostri coetanei che è bello essere amici di Gesù e che vale la pena seguirlo!” con queste parole il Papa si è rivolto a tutta la delegazione dei bambini e degli educatori dell’Azione Cattolica, accompagnati dal loro Responsabile Nazionale Mirko Campoli e dall’Assistente don Claudio Nora. Il pontefice si è poi soffermato sulle parole che danno titolo al cammino formativo dell’ACR, Sei con noi: “Cari ragazzi, il Signore Gesù è sempre con noi e cammina sempre con la sua Chiesa, la accompagna e la custodisce. Non dubitate mai della sua presenza… vivete la vostra vita con gioia ed entusiasmo certi della sua presenza e della sua amicizia gratuita, generosa, fedele fino alla morte di croce”.
Il Papa, visibilmente rallegrato da questa gioiosa visita, si è poi complimentato con l’ACR per la scelta di continuare a sostenere l’amicizia, la vicinanza e la solidarietà con i ragazzi della diocesi di Sarajevo, ancora segnati dalle ferite della guerra che dieci anni fa ha colpito quella terra così tormentata dalle divisioni: “Questo impegno per la pace, che assumete con i fratelli di Sarajevo, è veramente un segno della vostra amicizia con Gesù che dalle scritture è chiamato Principe della pace”.
Il presidente nazionale Luigi Alici e l’Assistente Generale S.E. mons. Francesco Lambiasi, presenti all’udienza, hanno comunicato al Santo Padre la nascita di un’esperienza di Azione Cattolica nella diocesi di Monaco di Baviera presso la missione italiana.
Al termine di questo semplice ed intenso dialogo il Papa si è intrattenuto a parlare e a salutare, uno per uno, tutti i bambini ed i ragazzi intervenuti a rappresentare i loro amici dell’ACR sparsi in ogni parte d’Italia. Ogni diocesi ha portato con sé alcuni doni per esprimere il forte legame che da sempre lega l’ACR al successore di Pietro.

L’Ufficio Centrale ACR


Testo integrale del discorso del Papa

Carissimi ragazzi e ragazze dell’Azione Cattolica Italiana!
E’ un incontro voluto a suo tempo da Papa Paolo VI e vissuto ogni anno con grande gioia dal mio Predecessore, Giovanni Paolo II, che avete conosciuto tutti. Con la stessa gioia anch’io vi accolgo. Saluto con affetto ciascuno di voi, insieme con il vostro Assistente Generale, Mons. Francesco Lambiasi, ed il Presidente, il prof. Luigi Alici, e vi ringrazio sentitamente per gli auguri che mi avete rivolto per il prossimo Santo Natale.
Nel Natale di Gesù celebriamo l’infinito amore di Dio per tutti gli uomini: “Dio ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito” (Gv 3,16) e si è così intimamente unito alla nostra umanità, da volerla condividere fino a diventare uomo tra gli uomini, uno di noi. Nel Bambino di Betlemme la piccolezza di Dio fatto uomo ci rivela la grandezza dell’uomo e la bellezza della nostra dignità di figli di Dio, di fratelli di Gesù. Contemplando questo Bambino, vediamo quanto sia grande la fiducia che Dio ripone in ciascuno di noi e quanto ampia sia la possibilità che ci viene offerta di fare cose belle e grandi nelle nostre giornate, vivendo con Gesù e come Gesù.
Quest’anno il vostro cammino formativo è accompagnato dallo slogan “Sei con noi”. Cari ragazzi, il Signore Gesù è sempre con noi e cammina sempre con la sua Chiesa, la accompagna e la custodisce. Non dubitate mai della sua presenza! Colui che ci viene incontro come l’Emmanuele, il “Dio con noi”, ci assicura di essere sempre in mezzo ai suoi: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Cercate sempre il Signore Gesù, crescete nell’amicizia con Lui, imparate ad ascoltare e a conoscere la sua parola e a riconoscerlo nei poveri presenti nelle vostre comunità. Vivete la vostra vita con gioia ed entusiasmo, certi della sua presenza e della sua amicizia gratuita, generosa, fedele fino alla morte di croce.
“Sei con noi”: il Signore Gesù è veramente con noi. Testimoniate la gioia di questa sua presenza forte e dolce a tutti, a cominciare dai vostri coetanei. Dite loro che è bello essere amici di Gesù e che vale la pena seguirlo. Mostrate con il vostro entusiasmo che tra tanti modi di vivere che oggi il mondo sembra offrirci, tutti apparentemente sullo stesso piano, solo seguendo Gesù si trova il vero senso della vita e perciò la gioia vera e duratura. E così anche questo impegno per la pace, che assumete con i fratelli di Sarajevo, è veramente un segno della vostra amicizia con Gesù che dalle Scritture è chiamato “Principe della pace”. I vostri gruppi dell’ACR siano il seme della gioia nelle vostre parrocchie, nelle vostre famiglie e nelle scuole che frequentate. Grazie ancora, carissimi, per la vostra visita. Vi benedico con affetto, insieme con i vostri cari, gli educatori, gli assistenti e tutti gli amici dell’ACR.

Buon Natale!


Gli auguri dei ragazzi dell’ACR a Sua Santità Benedetto XVI

Erano presenti 32 ragazzi e 16 educatori provenienti da 16 diocesi italiane (un educatore e due ragazzi per ogni diocesi): Teramo – Matera – Lungro – Benevento – Ravenna – Latina – Tortona – Pavia – S. Benedetto del Tronto – Casale Monferrato – Brindisi – Lanusei – Trapani – Pitigliano – Bolzano – Città di Castello.
All’udienza hanno anche partecipato l’Assistente generale dell’Azione Cattolica Italiana, mons. Francesco Lambiasi, il Presidente nazionale, dott. Luigi Alici, il Responsabile nazionale dell’Azione cattolica ragazzi, dott. Mirko Campoli, l’assistente centrale dell’Acr, don Claudio Nora e i componenti dell’Ufficio centrale dell’Acr.
Di seguito il testo degli auguri rivolti dai ragazzi dell’Acr al Santo Padre. Letto da Francesco Stagnitto della diocesi di Tortona.

Padre Santo,
oggi per noi bambini e ragazzi dell’ACR è un giorno davvero importante:
siamo venuti qui, nella Tua casa, per portarti tutta la gioia e la semplicità del nostro affetto.
Siamo molto felici per il grande dono di questo incontro natalizio che da tanto tempo unisce l’ACR e il papa. Grazie per aver voluto continuare a darci la possibilità di vivere tutta la bellezza e la tenerezza di questa nostra udienza annuale.
Ti vogliamo dire grazie, caro papa, per la generosità con cui hai accettato di guidare la Chiesa; anche a nome di tutti i bambini e i ragazzi dell’ACR d’Italia desideriamo dirTi che pregheremo per Te perché l’ACR ti vuole davvero tanto bene.
Il Natale è ormai vicino e noi, come i pastori, desideriamo avvicinarci con meraviglia e stupore a quel piccolo Bambino di Betlemme. Gesù che diventa piccolo come noi ci invita a crescere con Lui, portando nelle nostre comunità i doni che abbiamo.
In questo nostro saluto, Santo Padre, ti portiamo gli auguri ed i saluti di tutta l’Azione Cattolica: dei nostri educatori, degli adulti, dei giovani e di tanti nostri amici.

L’ACR, come ogni anno, si prepara a vivere il mese di gennaio come il “Mese della Pace”. Abbiamo scelto di continuare ad alimentare la nostra amicizia con i ragazzi della diocesi di Sarajevo ancora segnati dalle terribili ferite della guerra. Sarajevo ora è chiamata a “giocare” la partita più difficile: quella della pace e della convivenza fra i diversi popoli. Per questo vogliamo stare vicini a questi nostri fratelli e desideriamo portare anche a loro il nostro messaggio di speranza. Vivere insieme nella pace è il dono più bello che sogniamo per questo Natale che è ormai vicino.

Ti chiediamo di benedire questi nostri propositi e di accompagnarci con il Tuo sorriso, la Tua benedizione ed il Tuo affetto.
Carissimo Benedetto, noi ragazzi della “Tua” ACR, ti abbracciamo e ti diciamo con forza: “Buon Natale! Santo Padre”.

Roma, 19 dicembre 2005

Riuniti sotto la croce di Cristo, abbracciati dall’AC

Alghero – Una giornata di festa, di allegria e gioia e di spunti per profonde riflessioni si è svolta domenica 11 dicembre nella parrocchia del Santissimo Nome di Gesù, in occasione della Festa dell’adesione all’Azione Cattolica.
Un momento di aggregazione parrocchiale che ha richiamato l’attenzione e la partecipazione di buona parte della comunità, che ha coinvolto i più piccoli bambini di sei anni e gli adulti anche un po’ attempati, tutti riuniti sotto la croce di Gesù Cristo e abbracciati dall’Associazione.
L’Azione Cattolica è sicuramente una realtà viva da tantissimi anni nella parrocchia di Don Nino Pilu, e riunisce sotto i suoi valori, che poi sono quelli che lo stesso Vangelo ci propone, un numero elevato di persone. Quest’anno gli aderenti, al momento, sono 337 nell’ACR, 56 tra Giovani e Giovanissimi e 64 tra gli adulti.
La tessera non è solamente un pezzo di carta, ma assume un significato ben più profondo per tutti i soci: è il simbolo di una adesione, è il simbolo di una partecipazione attiva, è il simbolo di un vivere il mondo con gli occhi aperti filtrando gli eventi che in esso si propongono con i valori del Vangelo, è il simbolo di una testimonianza viva.
Il programma della giornata era così strutturato: il mattino dedicato ai più piccoli, i ragazzi e bambini dell’ACR; la serata ai giovanissimi, giovani e adulti.
Dopo la Messa della 10:30 celebrata da don Stefano Pinna e padre Sebastiano, durante la quale era riunita tutta l’AC dei vari settori e dove c’è stata anche la benedizione delle tessere (già benedette in data 8 dicembre dal Vescovo di Alghero-Bosa Monsignor Antonio Vacca) e la consegna della stesse agli educatori dei ragazzi dell’ACR da parte del presidente parrocchiale della associazione Giovanni Balzani, la mattinata è proseguita con un momento ricreativo per i più piccoli nei saloni adiacenti alla Chiesa.
I bambini e ragazzi hanno giocato e ballato animati dalla responsabile ACR Daniela Cocco e l’equipe educatori, il cui elenco sarebbe troppo lungo da citare, ma senza i quali è impossibile andare avanti nell’educare e divertire i piccoli acierrini.
Nel pomeriggio con inizio alla 16 si è tenuto nel salone parrocchiale un momento di riflessione e condivisione per i più grandi.
Durante la serata presentata dai responsabili del settore giovani Francesca Simula e Davide Pintus si è colta l’occasione per riflettere sulla guerra, ma soprattutto sulla pace, a partire dalla visione di un filmato sull’utilizzo di armi chimiche da parte dell’esercito americano durante i bombardamenti di Falluja in Iraq. Il filmato, preceduto dai saluti del presidente parrocchiale di AC, presentato da un discorso introduttivo di don Stefano, ha scosso gli animi dei presenti e durante il dibattito sono venuti fuori i ricordi della guerra vissuta dai più anziani, e le inquietudini e le paure dei più giovani.
Ha fatto poi seguito la presentazione del progetto Burundi, a fini missionari, da parte di Caterina Piras, responsabile del settore adulti.
La serata si è conclusa con la consegna delle tessere ai presenti e un piccola festa.
In conclusione un ringraziamento a tutti i partecipanti e agli organizzatori di tale festa, tra tutti Raimondo Cacciotto segretario parrocchiale e responsabile diocesano del Settore Giovani che tanto del suo tempo ha speso insieme ai collaboratori dei vari settori affinché la parrocchia e gli aderenti vivessero un gradito momento di Chiesa viva.

Davide Pintus e Francesca Simula

L’arte del “confezionare sorrisi”

Alghero – “Noi confezioniamo il tuo regalo, i bambini ti ringraziano” è il nome dell’iniziativa promossa dal “Gruppo Missionario del Santissimo Nome di Gesù”, che a partire dall’8 dicembre 2005, nel negozio “TUCANO l’idea che cercavi” in via XX settembre n° 90, coinvolge tutti i clienti.
Natale è alle porte e la frase più comune che riecheggia nelle nostre piazze è sempre la stessa: “E’ tempo di regali!”. Naturalmente chi aspetta il Natale, soprattutto i bambini, lo fa concentrando la sua attenzione su un punto ben preciso della casa: SOTTO L’ALBERO.
È infatti proprio sotto l’albero che si consuma l’attesa natalizia, quando pian piano si vede quello spazio riempito di doni, che con il passare degli anni, stanno avendo molto più successo dell’oro, l’incenso e la mirra dei tre famosi magi. Per cercare di riportare l’attenzione, di grandi e bambini, all’interno della fredda capanna, che prende vita e emana calore e gioia proprio la notte di Natale con la nascita di Gesù, il “Gruppo Missionario del Santissimo Nome di Gesù” ha pensato di unire l’utile al dilettevole, con uno sguardo che va sì sotto l’albero, ma soprattutto DENTRO LA CAPANNA dove si realizzano tutte le speranze del mondo.
L’idea è quella del confezionamento dei regali in un negozio della città, con la “tintinnante” offerta di un euro per ogni dono confezionato.
Lo scopo è quello di raccogliere una discreta somma di denaro, per la realizzazione di opere umanitarie nel Madagascar, con la prerogativa della certezza che ogni euro donato, sarà utilizzato per un concreto aiuto a persone meno fortunate di noi.
L’iniziativa vede coinvolti molti appartenenti al settore Adulti di Azione Cattolica della parrocchia, che hanno valutato tale atto come impegno missionario dell’Associazione finalizzato a far vivere gioiosamente il Natale del Signore ai popoli in via di sviluppo.
Se si pensa che nel mondo intere famiglie vivono con circa 5 euro al mese, ci si rende conto di quanto è possibile fare con un piccolo contributo.
Per questo motivo il “TUCANO l’idea che cercavi” di Alghero ringrazia i volontari del “Gruppo Missionario del Santissimo Nome di Gesù” che di giorno in giorno si fanno sempre più esperti nel confezionare i doni di Natale, ma soprattutto la clientela algherese, e non solo, che ha voluto manifestare tutta la sua generosità aderendo all’iniziativa.

Giuseppe Manunta