Mercoledì 25 Gennaio nell’aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede verrà presentata la prima Enciclica di Benedetto XVI dal titolo “Deus caritas est”.

Così il Papa ha annunciato, durante l’udienza generale del mercoledì, i contenuti della sua prima Enciclica:
“Il 25 di gennaio sarà finalmente anche pubblicata la mia prima enciclica il cui titolo già conoscete, ‘Deus caritas est’, Dio è amore, non è immediatamente un tema ecumenico, ma il grande quadro, il sottofondo del tema ecumenico sì, perchè l’amore di Dio e l’amore nostro è la condizione della vita dei cristiani, è la condizione della pace nel mondo. In questa enciclica vorrei mostrare questo concetto di amore nelle sue diverse dimensioni. Nella ideologia che si conosce oggi, l’amore appare molto lontano da quanto pensa un cristiano circa la vera carità cristiana, ma vorrei dimostrare che si tratta di un unico movimento con diverse dimensioni. C’è l’eros; questo dono dell’amore tra uomo e donna viene dalla stessa fonte della bontà del Creatore, è con quella possibilità di un amore che rinuncia a sé in favore dell’altro, che eros si trasforma in agape nella misura nella quale i due si amano realmente e uno finalmente non cerca più se stesso, la sua gioia e le sue delizie, ma cerca soprattutto il bene dell’altro. E così questo eros si trasforma in carità in un cammino di purificazione, di approfondimento. Si apre poi con la famiglia propria, si apre alla più grande famiglia della società, alla famiglia della chiesa, alla famiglia del mondo. E cerco anche di dimostrare che l’atto personalissimo dell’amore che ci viene da Dio è un unico atto di amore che deve esprimersi anche come atto ecclesiale, anche organizzativo. Se è realmente vero che la chiesa è espressione dell’amore di Dio, che Dio ha per la sua creatura umana deve essere anche vero che l’atto fondamentale della chiesa unisce la chiesa, ci dà la speranza della vita eterna e che la presenza di Dio nel mondo genera un atto ecclesiale e cioè che la chiesa anche come chiesa, anche come comunità, anche come organismo istituzionale deve amare. E la cosiddetta Caritas non è una pura organizzazione come ci sono altre organizzazione anche filosofiche, ma necessaria espressione dell’atto più profondo dell’amore personale che Dio ha creato nel nostro cuore e che è riflesso di quell’atto che Dio è e ci rende immagine di Dio. Allora finchè questo era pronto, tradotto ecc. E’ passato tempo. Adesso finalmente mi sembra essere anche un gesto della provvidenza che proprio nel giorno che preghiamo per l’unita’ dei cristiani il testo sarà pronto”.

Deus caritas est

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