La cronaca della Giornata Diocesana dei Giovani per la Pace.
Dualchi – Domenica 14 Gennaio 2007. Ecco com’è andata…

Quando ci siamo incontrati al piazzale della parrocchia di N.S. della Mercede, i raggi del sole non avevano ancora illuminato la Domenica algherese, e il silenzio della città è stato rotto dalle voci, più o meno assonnate, dei giovani dell’AC che si apprestavano a festeggiare la Giornata Diocesana dei Giovani per la Pace.
Dopo aver spiegato, con molta difficoltà ed approssimazione, la posizione di Dualchi, sede dell’incontro, siamo saliti sui pullmann, accompagnati dalle prime luci del mattino.

Arrivati a destinazione siamo stati accolti dai giovani volontari del Centro di Educazione alla Pace e alla Mondialità (CEPM) e dal suo responsabile, Don Lorenzo Piras, promotori della Giornata e coorganizzatori, insieme alla nostra Associazione ed all’Ufficio Missionario, dell’incontro diocesano.

Dopo la sempre ben accetta accoglienza, trasformata in una colazione comunitaria, abbiamo preso posto nell’accogliente salone parrocchiale di Dualchi e sulle note e le parole del canto “San Francesco”, abbiamo iniziato i lavori.

Dopo il momento di preghiera iniziale, siamo stati spettatori di un bel video, montato dai volontari del CEPM, che riproponeva, in chiave critica, il conflitto tra Israele e Palestina, che sopravvive da ben 59 anni. Il tutto è stato spiegato attraverso le voci di coloro che subiscono questa guerra, sia Israeliani che Palestinesi, che non chiedono altro che vivere una vita, che si possa realmente chiamare come tale, basata sulla giustizia e la libertà.
La proiezione pero, non è stata la solita parentesi tonda aperta tra mille quadre e grafe, ma ha preso valore nella discussione dei sottogruppi, nei quali si è approfondito il tema del Conflitto e dei conflitti quotidiani, che purtroppo, impegnano negativamente la nostra vita. Il tutto alla luce del Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale della Pace, celebrata il 1° Gennaio 2007, intitolato “Persona umana: cuore della Pace”.
Al termine della discussione, ognuno di noi ha poi scritto un impegno per realizzare, nel suo piccolo mondo, la Pace. Non la solita frase fatta, ma un intenzione concreta per fare della pace un dono e un servizio, nella consapevolezza che la Pace ci è stata donata da Dio, e solo noi possiamo fare in modo che essa non ci sfugga di mano, come più volte accade.

Ci siamo recati successivamente nella chiesa di San Sebastiano, dove il nostro Vescovo Mons. Giacomo Lanzetti, ha celebrato la messa insieme a Don Giancarlo, parroco di Dualchi e Noragugume, Don Antonello, vice parroco del SS Nome di Gesù ad Alghero e Don Lorenzo, responsabile della Caritas Diocesana.
Nell’omelia Mons. Lanzetti ha ricordato la centralità dell’uomo nella costruzione della Pace, e l’impegno del cristiano, ed in particolare dei giovani, nella realizzazione del progetto di Amore e Fratellanza che Dio ha su ciascuno noi.
La Pace si costruisce nelle piccole azioni di ogni giorno e con la speranza che quella piccola goccia, potrà dare un sapore diverso a quell’immensa distesa di onde burrascose che è il mare di odio e crudeltà nel quale tutti siamo costretti a navigare.
Durante la celebrazione, animata perfettamente dalla band musicale dei giovani di Macomer, una coppia di Dualchi ha festeggiato i 25 anni di matrimonio, segno chiaro che se all’interno della famiglia regna Dio, in essa abbonda l’Amore e la Pace.

Dopo un frugale pranzo, consumato sotto un sole caldissimo e di nascosto dagli occhi di Don Lorenzo, che aveva sollecitato tutti al digiuno, abbiamo riaffollato il salone parrocchiale.
La ripresa dei lavori è stata all’insegna della testimonianza e della festa, non trascurando lo spazio necessario per presentare la Rete diocesana dei giovani per la Pace, attraverso la quale il CEPM cercherà di formare un equipe di volontari che si occupi della promozione della Pace e della Mondialità. Inoltre il CEPM ha costruito una bella e utile mostra fotografica, sul tema del conflitto israelo-palestinese, che ogni parrocchia potrà esporre, su richiesta al Centro, nel mese di Maggio.

Abbiamo poi ascoltato le testimonianze di Daniela, che sta svolgendo il Servizio Civile in un progetto nazionale di AC e Caritas Italiana, e di Paolo, anche lui inserito nel Servizio Civile della Caritas, ma in Guatemala, grazie ad un progetto internazionale.
Daniela e Paolo hanno descritto in maniera molto semplice ed articolata i loro compiti, le loro speranza, prospettive e difficoltà, coinvolgendo tutto noi nella riflessione e nel loro servizio.
Il sogno che qualcosa possa cambiare nella vita di ogni uomo, si deve trasformare – dicono entrambi – in un impegno deciso e decisivo, perché il sogno si realizzi.
Il SC è un cammino di crescita individuale e comunitaria che tutti possiamo intraprendere…nessuno escluso.

Dopo alcune domande rivolte ai due relatori, si è passati al momento musicale organizzato, con parsimonia, da Mauro Sechi, musicista della nostra diocesi, con il quale abbiamo cantato alcune canzoni che riproponevano in modo significativo, il tema della giornata.

Con un’atmosfera carica di entusiasmo e con la consapevolezza di aver ricevuto un preciso e coinvolgente messaggio di Pace, abbiamo ringraziato il Signore cantando il Padre Nostro, uniti in una catena di Pace che abbracciando Alghero, Macomer, Uri, Villanova Monteleone, Sindia e Dualchi, si estendeva verso tutti gli uomini che hanno capito, capiscono e capiranno che sono veramente loro il cuore della Pace.

Giuseppe Manunta

Alcuni numeri:
I giovani presenti erano circa 150, in rappresentanza dei gruppi AC, CEPM, GiFra, MEG e vari gruppi parrocchiali.

Noi dell’AC eravamo 97 di cui:
38 SS. Nome di Gesù Alghero
21 Santa Maria Goretti Alghero
9 N.S. Rosario Alghero
9 San Giuseppe Alghero
16 San Pantaleo Macomer
4 Santa Maria Cattedrale Alghero

Noi: cuori della Pace

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